"Lascio "Fratelli d'Italia" - ha ribadito l'onorevole Massimo Corsaro - perché nel partito è prevalsa una linea economica totalmente sovrapponibile a quella di un Landini estremista di sinistra e, nello stesso tempo, è stato anche scelto di essere "sparring partner" di un Salvini populista di destra".
"Corsaro se ne va? - ha commentato laconicamente la "leader" di "Fratelli d'Italia", Giorgia Meloni - sopravviveremo". Anche perché, per un Corsaro che se ne va in chissà quali mari, ecco arrivare, dal "Nuovo Centro Destra, la consigliera comunale capitolina Lavinia Mannuni la quale ha dichiarato di non poter più stare con quell'Angelino Alfano divenuto "piedistallo di un Governo di sinistra" di cui non può più "approvare gli indirizzi politici, che sostiene posizioni inammissibili e vota provvedimenti inaccettabili". Gente che va o se ne andrà, insomma, e gente che viene o che verrà. Perché anche nella "Lega nord", in "Scelta civica", in Forza Italia", perfino nel Pd, stanno avvenendo oppure staranno per avvenire simili e anche più massicce transumanze. "Insciacquìo, caplestìo, gradi romori - avrebbe forse messo in versi Gabriele D'Annunzio - Non son più io co' miei elettori".
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