"La Cina - ha pubblicato il "Wall Street Journal" - è divenuta, quest'anno, il terzo produttore mondiali di armi. Subito dopo i colossi Stati Uniti e Russia".
Se le armi gliele acquistano in quantità massiccia, allora, significa che la Cina le produce senza"trucchi e barbatrucchi", magagne e pericoli. In questo caso però, se è un Paese per bene, dovrebbe cominciare a produrre e ad esportare allo stesso modo, ad esempio, anche gli alimentari, i conservati, gli abiti, l'oggettistica, i giocattoli dei bambini, nocivi, alle volte, perfino in modo grave. Un carro-armato che proceda e spari come si deve, certo, è importante per chi lo acquista. Ma dovrebbe essere altrettanto importante, anzi di più, che la Cina producesse come si deve anche tutto il resto. Che non avvelenasse la gente con i suoi pomodorini - per dire - e i bambini con i suoi pupazzi.
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