"Ma ora - confermata la comunione con il "premier" Renzi e accettata la liberazione di Maurizio Lupi dal Governo - che cosa ne verrà al "leader" del "Nuovo Centro Destra", Angelino Alfano?"
I "trenta denari del suo tradimento" - si mormora nei corridoi del Parlamento - saranno sì un Ministero di minore importanza (secondo alcuni per Gaetano Quaglarella, secondo altri per Renato Schifani) ma, soprattutto, la sua conferma nella poltrona al Ministero dell'Interno. Nei cui spazi verdi, come anche lui ben sa, non ci sono "alberi di Giuda". Ma, semmai, "alberi della cuccagna". Nel senso, per carità, soltanto politico.
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