"La disoccupazione in Italia - gli ultimi dati dell'Istat - è aumentata ancora dello 0,2% e quella dei giovani, in particolare, del l' 1,4".
Ma come? Se il "premier" Renzi, proprio in questi giorni, ha fatto sapere che - bene, benissimo - sono stati creati 100 mila posti di lavoro in più? Spiega, a questo proposito, l'Istat: i nostri dati non coincidono con i dati del Governo perché i nuovi contratti di lavoro sono stati, verosimilmente, transizioni da tempo determinato ad altri tipi di contratto e, quindi, non assunzioni "ex novo". Tutto chiaro, allora: il solito gioco delle tre carte. E, realmente, 44 mila disoccupati in più.
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