"Il "premier" Renzi - secondo quanto riferito da fonti certe - avrebbe voluto "spacchettare" il Ministero lasciato da Maurizio Lupi e, cioé, lasciare solo i trasporti al "Nuovo Centro Destra" e tenere per sé quanto concerne ogni decisione sugli appalti delle opere pubbliche".
Tutto è andato a monte, però, quando il Presidente della Repubblica gli ha fatto notare che ogni iniziativa di scorporo o di delega si sarebbe fatalmente scontrata con la "Legge Bassanini". Il Matteo si è rassegnato? Non sarebbe da lui. Tornato a Palazo Chigi, dopo l'incontro al Quirinale, ha cominciato a lavorare sul "piano b". E, cioé, per l'affido dell'integro Ministero per le Infrastrutture o a Graziano Del Rio o ad Elena Boschi o al suo consigliere Andrea Guerra. Tre suoi fedelissimi, insomma. Che è come se, in pratica, a decidere sugli appalti sarebbe lo stesso ugualmente lui. Matteo "Speedy Gonzales", ma anche "Fox la volpe".
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