"Il senatore Lucio Barani - del "Gruppo autonomie e libertà", il "Gal" - ha presentato un emendamento, al testo in esame a Palazzo Madama sulla corruzione, dal sapore per metà da Medioevo e per metà da dittatura militare".
Che cosa si legge, infatti, nell'emendamento del senatore Lucio Barani? Che il corruttore e il corrotto, una volta giudicati tali, vengano esposti alla pubblica gogna per diciotto ore di seguito, a prescindere dalle condizioni atmosferiche, o addirittura fucilati, nella piazza centrale dove ha sede il Tribinale che li ha condannati, anche se non necessariamente da essere colpiti a morte. Ma senza tuttavia specificare se la gogna dovrebbe avvenire in una gabbia di legno, di ferro o di amianto. E, in caso di fucilazione, quale tipo di fucile dovrebbe essere usato e quanti colpi dovrebbero essere sparati per essere, necessariamente o no, colpiti a morte. Deplorevoli dimenticamze. Ma forse il senatore Lucio Barani, a questo punto, rimedierà subito con un sub-emendamento.
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