"Il Ministro dell'Interno e "leader" del "Nuovo Centro Destra", Angelino Alfano - mentre il "suo" Maurizio Lupi stava ribadendo, ai deputati in aula, che si sarebbe dimesso da Ministro per le Infrastrutture nonostante né lui né i magistrati (almeno fino ad ora) avessero constatato l'esistenza di rilievi penali - ha scritto, su un foglio intestato, "Maurizio Lupi onesto, sincero, coraggioso" e, come distrattamente, lo ha rivolto verso fotografi e telecamere".
Se sincero, comunque, c'è allora da chiedersi il motivo vero per il quale Angelino Alfano non abbia insistito, con il "premier" Renzi, su queste qualità di Lupi e, anzi, insieme al "premier" Renzi lo abbia "fatto fuori". Se non sincero, invece, c'è da chiedersi se non si vergogni di tanta ignobile ipocrisia. "Realpolitik" lo assolvono alcuni. Quelli, evidentemente, i quali identificano una seria "realkpolitik" con una oscena "mignotpolitik".
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