"Papa Francesco - giunge notizia da Oltretevere - ha nominato delegato per la catechesi nel "Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione" quell'ex arcivescovo di Limburg il quale, nel 2013, era stato accusato di avere speso cinque milioni e mezzo ( di cui 15 mila euro per una vasca di idromassaggio) nella ristrutturazione della sua residenza, per questo era stato sospeso e, dopo l'inchiesta condotta sul caso, nel marzo 2014 aveva rassegnato le dimissioni. Ma il quale, poi, aveva evitato di essere processato anche per false dichiarazione con il patteggiare una pena pecuniaria di 20 mila euro".
Ora, per l'amor di Dio, va bene un Papa Francesco arrivato dall' "altro mondo" a rivoluzionare gli stantii linguaggi e comportamenti della Curia romana. E, in questa ottica, che sferrerebbe un pugno a chi dovesse offendere la sua mamma, che esorti i cristiani a non figliare come conigli e che definisca scemo chi non vada alla Messa perché stanco. Resta difficile comprendere, tuttavia, come invece sia rimasto invischiato nelle vecchie logiche curiali nel momento in cui, invece di prendere a sante pedate un arcivescovo spendaccione "pro domo sua" e anche bugiardo, lo promuova ad una carica non da poco. La virtù del perdono? Ma, allora, perché per uno e non per tutti? Non è che il Magistero ecclesiastico cominci a non essere uguale per tutti come la Magistratura laica italiana...
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1 commento:
si sa: "la giustizia non è di questo mondo, ma dell'altro"...
bisognerebbe capire quale sia 'sto benedetto altro mondo, e forse cominciare a mandarci qualcuno per essere "giustamente giudicato"!
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