"Ogni senatore a vita - è stato calcolato dall'istituzione "L'Ego" - costa allo Stato, e quindi ai cittadini, 21.850 euro e diciannove centesimi netti al mese. In più, poi, "tablet", "smartphone", "personal computer", la tessera per viaggiare gratuitamente su treni, aerei e autostrade, altri 1.300 euro quali rimborso spese per "ragioni di servizio" e "argent de poche" di 108 euro mensili".
Ma questi "coccolati" senatori a vita, almeno, frequentano i lavori di Palazzo Madama? Dei quattro ultimamente nominati dal Presidente della Repubblica - ma solo per gli scrutini e non anche per i dibattiti in aula - Elena Cattaneo presente per il 46,84%, Carlo Rubbia per il 40,77%, Mario Monti per il 17,64% e Renzo Piano per lo 0,15%. Pochino, perciò per i primi due, scandaloso per l' ex Presidente del Consiglio Mario Monti, vergognoso per l'architetto Renzo Piano. Ma questa è l'Italia: quella dei poveri sempre più poveri e quella dei privilegiati sempre più privilegiati. In attesa di "cambiare verso". Se mai si cambierà.
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1 commento:
ormai non basta più "cambiare verso", serve il "pollice verso"...
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