"Sulle reciproche accuse tra il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, e il suo vice, Alfredo Rubledo - in merito al "procedimento Ruby" e ad altre delicate inchieste - si è preferito non decidere e archiviare il caso".
Come tra moglie e marito, insomma, non mettere il dito. E, così, nessuna azione disciplinare né per il capo Bruti Liberati né per il suo vice Robledo. Nessuno dei due, insomma, avrebbe avuto ragione o avrebbe avuto torto. Il che è impossibile. E, con tutto il rispetto per chi ha preso la decisione di archiviare il clamoroso caso, giuridicamente perlomeno inconcepibile.
.
Nessun commento:
Posta un commento