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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 12 dicembre 2014

Il vergognoso cinismo del "boss"

"Quel Salvatore Buzzi, il quale è stato identificato come uno dei maggiori "boss" della scoperchiata cupola mafiosa romana, in un "sms" del primo gennaio 2013 - intercettato dai carabinieri - si è così espresso: "Speriamo che il 2013 sia un anno pieno di monnezza, profughi, immigrati, sfollati, minori, piovoso così cresce l'erba da tagliare, magari con qualche bufera di neve: evviva la nostra cooperazione sociale"".
L'auspicio, insomma, di una serie di emergenze e di eventi negativi, spesso anche dolorosi, ma utili a far crescere l'illegale "business" della cupola mafiosa  attraverso il sistema di collusioni e di favoreggiamenti da lui creato tra politica, imprenditoria e malavita. Oltre ai suoi gravi reati da codice penale, dunque, anche un enorme carico di cinismo. Un uomo davvero spregevole. A Napoli dicono "un omm' e merda".
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