"Il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, sono intervenuti - nelle Commissioni competenti della Camera e del Senato - per riferire quanto il Governo, dopo il vergognoso no dei giudici indiani alle richieste dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, si appresta a fare".
A fare, ancora una volta, incredibilmente, molto poco. "Si è deciso di richiamare l'ambasciatore a Nuova Delhi - ha detto il Ministro Gentiloni - ma per consultazioni e non come atto di rottura delle relazioni diplomatiche". "La salute di Massimiliano Latorre - ha aggiunto il Ministro Pinotti - è una priorità per il Governo che non farà nulla che possa mettere a rischio le sue condizioni di salute". Come? Chissà perchè non è stato specificato. Ma poi, per esempio, il ricorso urgente all'arbitrato internazionale? Beh, poi si vedrà. Con calma, certo, tanto c'è sempre tempo. E una "svegliatina" alle autorità europee ed extraeuropee che, pur se legittimate ad intervenire nell'assurda vicenda, fino ad oggi hanno tranquillamente dormito sonni profondi? Silenzio. Perchè disturbare, per due marò, tanti illustri politici e funzionari internazionali? Avanti, dunque, con quel "dialogo costruttivo e rispettoso" tanto caro ieri ai Governi Monti e Letta e oggi, evidentemente, anche al Governo Renzi. Nonostante, da parte dell'India, non ci sia mai stato né dialogo né rispetto per l'Italia. Tutt'altro: solo provocazioni, schiaffi, sputi. E L'India, intanto, condinua a deriderci e a ridere delle nostre pseudoreazioni.
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