"Loujan al-Hathloul e Maysa al-Amoudi - si è saputo solo oggi - sono già da un mese in carcere perché, sorprese a guidare l'auto sulla strade dell'Arabia Saudita, sono in attesa di essere giudicate per terrorismo".
L'Arabia Saudita sarà pure un Paese ricchissimo di petrolio e di dollari, ma è tuttora poverissimo, evidentemente, di diritti civili e, ancor più, del diritto di parità uomo-donna. Un Paese dove la donna, infatti, continua a vivere in uno stato di completa soggezione e se, come nel caso di Loujan e Maysa, viene sorpresa a guidare un'auto contro gli editti dei religiosi ultraconservatori, viene non solo arrestata, ma rinviata a giudizio, addirittura, per terrorismo. Come se insomma, invece di stare al volante, stesse a minare una scuola o a sparare contro la folla. E' proprio vero che non è la ricchezza materiale a fare grandi e rispettabili. L'Arabia Saudita ne è, con questo nuovo episodio, una clamorosa testimonianza.
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