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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 3 dicembre 2014

La caduta di Roma

"Caos all'interno dei partiti  dopo che -  al termine di una maxi-retata nei Palazzi del potere a Roma - sono stati arrestati 37 tra imprenditori, politici e malavitosi e altri cento sono stati indagati per corruzione, estorsione, usura, riciclaggio, turbativa d'asta e trasferimento fraudolento di valori".
All'interrno dei partiti perchè, questa volta, nella maxi-retata, sono rimasti incastrati dalla Direzione distrettuale antimafia, insieme con malavitosi di bande di destra e di sinistra, anche imprenditori e politici di destra e di sinistra. Appartenenze addirittura opposte, ma mano nella mano nei clamorosi reati. Sia per certa destra che per certa sinistra, insomma, "pecunia non olet": il danaro non ha odore. Tanto meno, anche se tremendamente lurido, non ha puzza. Persino - incredibile - per quel responsabile dell'anticorruzione in Campidoglio, Walter Politano, anche lui sotto accusa. Manlio Cancogni, pietra miliare della letteratura e del giornalismo, aveva pubblicato, il 22 febbraio 1956 su "L'Espresso", un'inchiesta dal titolo "Capitale corrotta uguale Nazione infetta". Si è tornati a 58 anni fa? Magari, invece, l'assunto va rovesciato: "Nazione infetta uguale Capitale corrotta". Che schifo. In ogni modo.
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