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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

lunedì 9 marzo 2015

Verso una nuova Eiar Anni Trenta?

"Il piano per la riforma della Rai - ha confermaato il "premier" Renzi - verrà portato al prossimo Consiglio dei Ministri per un confronto preliminare, poi sottoposto ad una commissisone di esperti per un parere tecnico-giuridico, infine trasformato in un disegno di legge per il dibattito e la votazione in Parlamento".
L'iter del piano, va riconosciuto, è quanto mai improntato ad un metodo di vera democrazia. C'è però qualcosa, all'interno di quel piano, che con la vera democrazia fa invece a pugni: la  proposta, cioé, che la nuova Rai sia guidata solo da un amministratore delegato  nominato dal Governo. L'informazione pubblica radiotelevisiva, insomma, sotto stretto inammissibile controllo di chi eserciti il potere. E, dunque, quello che sarebbe un pericolosissimo passo indietro: da una Rai Anni Duemila, tutto sommato abbastanza libera, ad un Eiar Anni Trenta controllata da un  uomo solo. Un uomo solo, in quel tempo, di nome Benito.
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