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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 1 marzo 2015

Salvini-Grillo 1 a 0

"A risentire le registrazioni e a rivedere le immagini del comizio di Matteo Salvini - ieri a Roma - la conferma che il segretario della "Lega nord" ce l'ha messa tutta per annientare perfino Beppe Grillo".
Matteo Salvini, infatti, si è esibito in un linguaggio urlante prevalentemente da trivio, condito da insulti, parole volgari e "vaffa". E non ha fatto una piega neppure quando, nella piazza, è stata innalzata una grande foto di Mussolini, in divisa e saluto romano, con sotto la scritta "Salvini ti aspettavo". Quella che si sarebbe dovuta caratterizzare, insomma, come la nascita di un democratico polo nazionale per un sognato ricambio a Palazzo Chigi si è risolta, invece, in uno squallido "vaffa day" rozzamenete populista e "malpancista". Nulla a che vedere, appunto, perfino con le "sparate" più furiose e disgustose del Beppe comico-politico. E dunque, forse, un nuovo problema per quel Silvio Berlusconi il quale vorrebbe riunire anche la "Lega nord" nel suo nuovo centrodestra. Perché una "Lega nord" così non lo nobiliterebbe di certo. E, potendo pure arrivare i voti dei rozzi salviniani, si perderebbero quelli di quanti credono ancora nelle radici liberali e democratiche di "Forza Italia". Berlusconi, comunque, si è preso qualche giorno per valutare e decidere. Con la calcolatrice, magari, sul tavolo. E con i puri rimasti nel partito a sperare che non la usi per fare "i conti della serva".
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