"Un magistrato di Cassazione - il quale affittava un suo appartamento, nel centro di Lecce, ad alcune giovani rumene che vi ricevevano clienti a pagamento, è stato indagato per favoreggiamento della prostituzione".
Dopo il membro del Consiglio superiore della magistratura accusato di simulazione di reato per avere denunciato il falso furto del suo cellulare nel tentativo di nascondere un messaggio "a luci rosse" inviato per errore alla moglie anziché all'amante, ecco, solo a pochi giorni, il magistrato di Cassazione indagato per avere cercato di far apparire come "casa per vacanze" la casa data in affitto per funzionare, invece, come "casa di appuntamenti erotici". Che cosa sta accadendo? Qualche magistrato, forse, ha cominciato a considerare la Magistratura, più che una "casta chiusa", una "casa chiusa". Non solo metaforicamente.
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