"Putin è una minaccia mondiale - ha dichiarato Paul Ryan, la voce più autorevole del partito repubblicano negli Stati Uniti - e deve smetterla di intromettersi nella nostra politica".
Potrebbe anche essere, per carità, dalla parte della ragione. Solo che il suo candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, la pensa esattamente al contrario. Non solo continua ad esprimere stima nei confronti di Putin, ma ora gli ha chiesto ufficialmente di intromettersi nella politica Usa e, addirittura, utilizzando la pirateria informatica per scoprire certe lettere che comprometterebbero la sua concorrente democratica Hillary Clinton. Forse Paul Ryan e Donald Trump, prima di esternare, farebbero bene a vedersi in un "pub" e, davanti ad un boccale di birra, concordare una linea omogenea. Finché sono sobri.
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