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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 22 luglio 2016

Dietro la testa mozzata a quel bambino

"Un giovane - barba e baffi - prende per i capelli, con la mano destra, il bambino catturato e, con la mano sinistra, comincia a tagliargli il collo, da una parte e dall'altra, finché la testa non si stacca dal corpo. Poi alza quella testa verso il cielo, sorride, sorridono anche i presenti e tutti urlano "Allah akbar"".
La scena macraba di un attuale film dell'orrore? No: un episodio terribile, incredibile, realmente accaduto e poi pubblicato "on line", in un campo nella zona di Aleppo. Protagonisti alcuni siriani del gruppo ribelle "Nour al Din al Zenki". Quel gruppo al quale, poiché giudicato "buono" e "moderato" fra quelli in guerra contro il Presidente Assad, gli americani, fino a pochi mesi fa, hanno fatto arrivare, attraverso l'Arabia Saudita, armi e aiuti finanziari. La tragica farsa, dunque, nella tragedia dell'orrore terrorista. E l' "Intelligence" Usa fatta cretina. La triste realtà, comunque, è che ormai non c'è più sana ragione, non c'è più politica perfino machiavellica, non c'è più rispetto dell'uomo per l'uomo, non c'è più limite a nulla. Non c'è più religione.
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