"A Cleveland - quando il 18 si terrà la "Convention repubblicana" - il candidato alla Casa Bianca, Donald Trump, troverà ad accoglierlo cento donne nude".
L'accoglienza gli è stata preparata da quello Spencer Tunik che, negli Stati Uniti, viene considerato non un novello regista "a luci rosse" tipo Tinto Brass e neppure un tipo Leccapiedi come nel film "Tom e Jerry", ma uno dei più moderni artisti-fotografi americani. Una impegnata, culturale, raffinata "performance", insomma, per un impegnato, colto e raffinato Donald Trump. Che lui non ha chiesto, in verità, ma neppure rifiutato. "E la bandiera adorna di stelle - si conclude l'inno nazionale degli Stati Uniti - per sempre garrirà sulla terra dei liberi e la patria dei coraggiosi". Ma, se Donald Trump dovesse per caso diventare Presidente, garrirà anche, magari, sugli uffici delle sue segretarie nude alla Casa Bianca? Altro, allora, che Bill Clinton e Monica Lewinky.
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