"E' costata 200 milioni di euro la difficile operazione per riportare in superficie il barcone - finito in fondo al Mediterraneo il 25 aprile dello scorso anno - operazione che aveva l'obiettivo di dare una identità alle centinaia di migranti annegati al suo interno".
Ora, però, quelle centinaia di poveri migranti rischiano ugualmente di non essere identificati. Si è infatti scoperto, all'improvviso, che non ci sono i soldi per procedere agli indispensabili esami dei loro dna. Come soldi non ci sono stati, fin dall'inizio, per pagare, almeno, i rimborsi-spese ai medici legali. Una vera beffa. Ma il mondo ancora non lo sa. Il mondo ha ancora davanti agli occhi la pubblicità fatta, spettacolarmente, il giorno del recupero del tragico barcone. Vergogna, Italia.
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