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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 18 giugno 2015

Ignazio Marino 3

"Sfiduciarmi? - ha poi insistito l'Ignazio capitolino - Solo il popolo può farlo".
Il popolo in verità, ove ne avesse la possibilità istituzionale, lo farebbe subito volentieri. Ma il furbo Ignazio  sa  che non ce l'ha e ci gioca vergognosamente sopra. Solo che il popolo, seppure in una sede limitata e non vincolante come quella di "Porta a porta" di Bruno Vespa, quando l'ospite della sera Matteo Renzi ha chiesto, in un "fuori onda" durante la pubblicità, chi fosse contento della "gestione Marino" in Campidoglio, c'è stato un significativo unanime "pollice verso". Ignazio non ha seguito quella trasmissione e nessuno glielo ha riferito? Sembra strana. Non tanto la prima quanto la seconda ipotesi. Verosimilmente, dunque, il sindaco avrebbe dovuto saperlo. E, se allora avesse avuto un minimo di dignità e di rispetto per i suoi disamministrati, avrebbe dovuto dimettersi senza tante altre storie e ridicoli bracci di ferro.
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