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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 10 giugno 2015

Carlo Cotticelli invece...

"Dalle intercettazioni dei carabinieri - invece - è venuto alla luce che a Carlo Cotticelli, il tesoriere del Pd romano, constatato che molti consiglieri comunali, e lo stesso sindaco Ignazio Marino, non ci sentivano né dall'orecchio destro né dall'orecchio sinistro, quando insisteva nel farsi pagare le percentuali dovute al partito, e si è trovato dunque anche nel pericolo di non poter pagare gli stipendi ai dipendenti, si è accesa la lampadina. Non è andato a piangere dal suo segretario nazionale, anche perché lo avrebbe serenamente rispedito fuori a mani vuote, ma a piangere da quel Salvatore Buzzi "boss" di "Mafia Capitale" il quale - buono di cuore - gli ha subito staccato un assegno di 7 mila euro".
Altro,dunque, che brava, brava Mariarosa. Bravo, bravo Carlo Cotticelli. Il Carletto furetto. Il furetto tipico per la sua colonna vertebrale particolarmente flessibile che gli permette di muoversi agilmente in spazi angusti anche all'indietro, per la sua vista non molto sviluppata, ma con un olfatto molto fine e con un pelo scuro su un sottopelo chiaro su tutto il corpo. Ma il Carletto in più - come sembrerebbe - anche sullo stomaco.
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