"Matteo Renzi - secondo voci che circolano a Palazzo Chigi - starebbe ragionando sulla opportunità di fare piazza pulita, oltre che in Campidoglio a Roma, a Palazzo d'Orleans a Palermo. E, mentre lui starebbe "lavorando" personalmente sul sindaco Ignazio Marino, avrebbe incaricato il fedele Davide Faraone di "lavorare" sul Governatore Rosario Crocetta. Il quale dovrebbe essere sfiduciato in aula e costretto alle dimissisioni. Il tutto in modo da portare in anticipo, alle elezioni amministrative parziali del prossimo anno, così Roma per il Comune come Palermo per la Regione".
Se il sindaco Ignazio Marino farebbe bene a piangere, dunque, il Governatore Rosario Crocetta farebbe bene a non ridere. Perché è tornato il Renzi 1 e con il Renzi 1 è il caso di piangere come non è il caso di ridere. Tanto è vero che, questa volta, il beato Matteo "rottamatore" da Rignano sull'Arno - sempre secondo le voci che circolano a Palazzo Chigi - non si farà imbrigliare dalle "primarie non più buone" e dalle lotte intestine in "salsa romana e siciliana", ma i nomi li "calerà" lui e saranno nomi della nuova "Ditta Leopolda". Saranno insomma, a Roma e a Palermo, un'estate e un autunno molto caldi. Sul termometro, almeno, della politica capitolina e siciliana.
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