"Noi rimaniamo all'opposizione - ha fatto sapere, ai "suoi", l' "adesso me ne vado adesso no" Denis Verdini - ma la nostra sarà una opposizione responsabile, pronta a discutere con il Governo".
I "suoi", che fino al giorno prima sapevano che lui stava lavorando per la costruzione dei gruppi parlamentari autonomi da "Forza Italia", si sono meravigliati alquanto. Poi, però, si è scoperto che Denis Verdini non è che avesse fatto pace con Silvio Berlusconi, ma non era ancora riuscito a trovare dei seguaci in numero sufficiente per costituire i gruppi autonomi da "Forza Italia". E dunque, tanto per non rimanere nel limbo, con "Forza Italia" non rompere ancora definitivamente. Con un Silvio Berlusconi che lo sa e non si fa troppe illusioni sul riuscire a convincerlo di restare. Anche se, nel partito, le "colombe" stanno cercando di far passare che, se Renzi lo chiedesse, potrebbe essere valutata l'ipotesi di un Governo di unità nazionale. E, allora, Denis che se ne andrebbe a fare? Solo che non è certo se le "colombe" di "Forza Italia" riusciranno a convincere Silvio ancora offeso per il "tradimento del Nazareno". Non è certo neppure Denis Verdini e, forse, anche per questo ha deciso di traccheggiare e di aspettare gli eventi. E, così, la favola continua. La favola - tipo La Fontaine - "Il gallo e la volpe".
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