"Il treno delle 8,10 - sulla linea Schio-Vicenza - si è presentato ai viaggiatori in attesa, ieri, con metà dei vagoni e, oltretutto, con due di questi vagoni con rastrelliere per bici e senza sedili. Cosicché i viaggiatori, una volta a bordo, si sono ritrovati in piedi tre su quattro, accalcati e senza sufficienti sostegni".
Si è trattato - hanno cercato di scusarsi le "Ferrovie dello Stato" - di un deprecabile errore. Ma non è vero. Il treno era stato così composto perché, a Vicenza, sarebbe dovuta salire una folta comitiva di ciclisti. Vergogna. Non succedeva - ed è tanto dire - neppure ai tempi dell'amministratore delegato Mauro Moretti.
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