"In Liguria - ha detto la sua, nella trasmissione in "Mezz'ora" di Lucia Annunziata, il Governatore forse sì forse no della Campania, Vincenzo De Luca - è riemersa la "sinistra leopardiana" contenta di deserti e di desolazione".
Leopardiana? Beh perchè Vincenzo De Luca si è ricordato della poesia "La ginestra" là dove Giacomo Leopardi descrive la pianta, lungo le falde del Vesuvio, "contenta dei deserti... delle morte zolle e incenerita... di tristi lochi e dal mondo abbandonati amante". Ignorando, invece, i versi "Or tutto intorno/ una ruina involve/ dove tu siedi, o fior gentile, e quasi/ i danni altrui commiserando, al cielo/ di dolcissimo odor mandi un profumo/ che il deserto consola..." Ma si sa: i politici, quando si tratta di portare acqua al proprio mulino, scelgono con cura le proprie parole e ora, come nel caso di Vincenzo De Luca, anche i poetici versi altrui. Lasciando arrivare fino al mare l'acqua che non fa comodo o non giova loro. Il Vincenzo De Luca intellettuale "pro domo sua", potrebbe invece trarre giovamento dalla lettura dei leopardiani "Paralipomeni della batracomiomachia" dove si descrive l'esistenza di un sistema antisociale e antiumano che antepone, alla salute dei cittadini, gli intrighi di palazzo e della politica. Un'opera scritta tra il 1831 e il 1837, ma ancora oggi attualissima. Specialmente per lui. Per Vincenzo De Luca.
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