"Governo e Magistratura sulle intercettazioni. Il "premier" Renzi: "Va bene, d'accordo, non modificheremo più le norme esistenti perché, come sono, sono efficienti. Ma sarebbe bene non vedere, sui giornali, affari di famiglia e pettegolezzi". Il procuratore di Torino, Armando Spataro: "Deve essere il giudice, non il Governo, a decidere che cosa sia rilevante o no intercettare". Il nuovo presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Piercamillo Davigo: " Con il Governo dialogo, certamente, ma serve più rispetto. Ricordo ancora, ad esempio, quando il "premier" Renzi, due anni fa, disse: "L'Associazione nazionale magistrati non è d'accordo? Brr, che brividi"".
Il fuoco, dunque, pur sotto una cenere diplomatica. Con i cannoni, di qua e di là, pronti all'azione. Ma come sarebbe normale, oltre che tranquillizzante, se Governo e Magistratura mettessero dei fiori in quei loro cannoni.
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