"La scelta delle dodici persone che avrebbero seguito Papa Francesco a Roma - ha confidato, durante la trasmissione "Virus" su Rai2, il direttore del campo profughi di Kara Tepe sull'isola di Lesbo - non è avvenuta dopo una selezione o un controllo: abbiamo messo in una scatola di cartone tutti i numeri dei "container" e ne abbiamo estratti tre. Quelli con le dodici persone fortunate".
Adesso, dunque, i profughi si estraggono a sorte come i prosciutti nelle lotterie di paese. Nella convinzione, forse, che la mano dello Spirito Santo, che guida i cardinali nella scelta dei Papi, guidasse, questa volta, la mano del "banco" di Kata Tepe sui numeri dei più meritevoli. Se così, Deo gratias.
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