"Quasi due pizze su tre servite in Italia - ha denunciato la Coldiretti - sono confezionate con un mix di ingredienti non italiani e risultati a rischio salute come il grano canadese, il concentrato di pomodoro cinese, la mozzarella lituana e il basilico indiano".
Nemmeno più sicura e sana, dunque, una spensierata serata in pizzeria. Ma fosse finito qui. Attenzione anche - sempre secondo la Coldiretti - ai broccoli (contaminati per il 92% dei campioni, se cinesi, da residui chimici), al prezzemolo (contaminato, se vietnamita, per il 78%), ai piselli se kenioti, al peperoncino se thailandese, alla menta se marocchina, alle melagrane, alla arance e alle fragole se egiziane, ai meloni e ai cocomeri se sudamericani (tutti trattati con pesticidi, alcuni cancerogeni, giustamente vietati in Europa). Attenzione, però, ad altro ancora. Perché non tutto - come, ad esempio, carni, pesci, latte, formaggi ed altre verdure - è stato incluso nella "lista nera" della Coldiretti. Ma allora? Allora sarebbe bene che il Governo si occupasse anche di questa gravissima realtà. E che, continuando a non occuparsene, non lasciasse agli italiani, alla fine, la tragica scelta: o non mangiare più e morire di fame oppure continuare a mangiare e morire di veleni. E amen.
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