"Oggettivamente parlando - ha commentato il "premier" l'approvazione definitiva, alla Camera, delle riforme costituzionali - non è una vittoria di Renzi, ma è una vittoria di Napolitano".
Si riteneva che l'Italia fosse una Repubblica democratica fondata sulla volontà del Parlamento e del Governo. Il "premier" Renzi, invece, ha creduto doveroso avvertire che l'Italia, oggi, è una Repubblica presidenziale. Anzi di più. Una Repubblica fondata sulla volontà di un ex Presidente. Alla faccia, ancora una volta, dei sempre più derelitti padri fondatori. Fondatori della Costituzione.
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