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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

giovedì 2 luglio 2015

Il "68" a Napoli è uscito solo per De Luca


"Il Tribunale di Napoli - dopo soltanto 48 ore dalla presentazione del ricorso di Vincenzo De Luca contro il decreto governativo di sospensione da Governatore  della Campania  emesso in  ottemperanza alla "Legge Severino" - ha intanto deciso che il ricorso è più che valido. Almeno fino al 17 luglio, quando sarà preso in esame dal Collegio giudicante che, ascoltate questa volta tutte le parti, dovrà definitivamente decidere se il decreto governativo dovrà essere respinto, modificato od accolto".
Tutto, dunque, secondo copione: concesso, a Vincenzo De Luca, il tempo necessario per eleggere una sua Giunta e un suo eventuale vice di  fiducia. E in quattro e quattr'otto, mica come si decide dopo mesi o  anni per un Vincenzo qualsiasi. Ma non solo: il presidente della prima sezione del Tribunale civile, nel motivare la "sospensione  sua della sospensiva governativa", ha tirato le orecchie, anche tanto, a Palazzo Chigi. Definendo, quello emesso nei confronti di Vincenzo De Luca, come un "disinvolto decreto con effetti dissolutori, discredito di organi costituzionali e condizione di pericolo destabilizzante". Ma, allora, un decreto da codice penale e con un Governo da rinviare a giudizio? Il "68" (" 'a zuppa cotta"), se però non è uscito primo estratto sulla ruota di Napoli e non ha fatto vincere i giocatori partenopei, è comunque uscito - come da previsione - sulla ruota di Vincenzo De Luca e ha fatto vincere lui. Ma i giocatori partenopei sono gente allegra che non se la prende. Ora, sperando di vincere anche loro qualcosa, stanno giocando il "75" che, nella "Smorfia", è "Pulcenella". Con riferimento a chi lo sanno loro.
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