"Un'avvocatessa - a Lecce - aveva inviato, alla Corte, un certificato medico per avvertire che, il giorno fissato per decidere il processo in cui stava difendendo il suo assistito, lei si sarebbe dovuta sottoporre ad una seduta di chemioterapia e non avrebbe potuto essere presente. Aveva chiesto, perciò, lo spostamento dell'udienza. Ma la Corte ha rigettato la richiesta e il certificato medico e ha proceduto senza di lei".
La Giustizia, sempre così sollecita e veloce nell'arrivare alla conclusione dei processi, mica avrebbe potuto macchiarsi, che diamine, di un rinvio di qualche giorno. E, per di più, per un motivo così banale. Sembra non esserci alcunché da fare: certi giudici continuano a mettercela tutta per non farsi stimare dai cittadini. Anche se poi, poverini, se ne lamentano.
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