"Il costruttore Daniele Pulcini - indagato per turbativa d'asta nell'ambito del "secondo atto" di "Mafia Capitale" e, per questo, spedito ai "domiciliari" in attesa del processo - avrebbe organizzato, nella splendida villa abitata in parte anche dal padre in via della Nocetta, a Roma, cene e balli a bordo vasca, con belle donne, vino e musica in sottofondo, "per festeggiare l'inizio dell'estate 2015"".
A parte il fatto che qualcuno viene sbattuto in galera per il furto di un formaggino al supermercato e tutt'al più può ballare "a bordo bugliolo" con le grida degli altri carcerati in sottofondo, sembra, soprattutto, che il costruttore Daniele Pulcini abbia festeggiato in allegria non nella zona dei suoi "domiciliari" dove ha fissato la residenza, ma nella zona di residenza del padre. Fuori, perciò, dallo spazio entro il quale sarebbe dovuto restare. Starebbe tutto in alcuni video della giornalista Selvaggia Lucarelli e in una successiva notizia pubblicata su "Il Fatto quotidiano". Sufficiente documentazione, dunque, per un intervento di quella Magistratura che, in altre occasioni, è stata molto attenta e rigorosa per certe altre cene, certi altri balli e certe altre belle donne in certe altre ville.
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