"I disoccupati in Italia - ha fatto conoscere l'Istat - sono risaliti, in giugno, al 12,7%. E i giovani senza lavoro sono arrivati al 44,2% (record raggiunto, soltanto, nel 1977)". Non solo. "L'assenza di risorse umane, imprenditoriali e finanziarie - ha denunciato l'Istituto Svimez - potrebbe impedire, al Sud, di agganciare la possibile ripresa e trasformare la crisi ciclica in un sottosviluppo permanente".
Ma su questi dati drammatici, almeno finora, il "premier" Renzi ha preferito glissare. Male. Ma molto meglio che dire boiate.
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