"Il "premier" ungherese Viktor Orban - non contento di innalzare un muro al confine con la Serbia per impedire l'ingresso dei migranti in arrivo specialmente dalla Siria - ha ora deciso di far viaggiare verso Budapest, dove verranno accolti in appositi "campi", quanti sono in qualche modo riusciti ad entrare nel suo Paese in vagoni separati da tutti gli altri e con le porte chiuse dall'esterno fino a destinazione".
Il "premier" ungherese Viktor Orban è nato nel 1963 e, quindi, non ha vissuto i drammi che, nell'ultima guerra, hanno vissuto anche i suoi concittadini. Deve avere letto, però, qualche libro di storia. E deve essersi innamorato di quei treni blindati con i quali i nazisti invasori deportarono, nel 1944, mezzo miliardo di ebrei ungheresi. E l' Unione europea, come al solito, a far finta di non vedere e di non sapere. Non si tratta, d'altra parte, di una questione di alta finanza o della curvatura che deve avere un cetriolo: le uniche cose, per lei, di grande importanza.
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