"Il "premier" Matteo Renzi - nelle sue "comparsate televisive" - continua ad annunciare di essere pronto a tagliare, dal prossimo anno, la tassa sulla prima casa".
Ma data la situazione delle italiche casse - si sono chiesti in molti - dove prenderebbe i miliardi necessari per questa operazione? Li prenderebbe - secondo un piano sul quale starebbe segretamente lavorando il Ministero dell'Economia - con il tassare i sacrifici fatti in vita dai morti. Con il tassare, cioé, beni e depositi bancari lasciati in eredità non più da un milione in su, come stabilito nel 2006 dal Governo Prodi, ma da appena 200 mila euro. Tra cinismo,insomma, e carognata. Che potrebbe tuttavia saltare perché il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dubrovskis, ha già fatto sapere che, per ora, la tassa sulla casa non va assolutamente e minimamente toccata. Imbarazzo, dunque, su chi ringraziare di più: Valdis Dubrovskis che vuole continuare a far pagare agli italiani la tassa anche sulla prima casa o Matteo Renzi che vuole abolirla inserendosi, come prepotente estraneo, tra gli eredi legittimi degli italiani appena defunti?
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