"Cancelli chiusi a Pompei - un'ora e mezza questa mattina - per una ennesima assemblea sindacale. E duemila turisti, fra i quali moltissimi stranieri stupefatti e giustamente irritati, in fila sotto il sole cocente".
Il Ministro ai Beni culturali Dario Franceschini, alla notizia, ha così commentato: "Un danno incalcolabile, un colpo all'immagine di Pompei e dell'Italia". E poi? Poi nient'altro. Solo dodici parole, più una virgola, per un commento più che ovvio e alla portata di qualsiasi cittadino. Senza essere Ministro a niente e, tanto meno, ai Beni culturali. Lui, ai Beni culturali, avrebbe dovuto invece reagire con parole ben più dure, ma, soprattutto, con iniziative finalmente efficaci. Nel rispetto dei diritti dei lavoratori, certo, ma anche delle migliaia di visitatori. Invece niente. Intollerabilmente niente. Dario Franceschini Ministro ai Beni culturali? Più verosimilmente Ministro quaquaraquà.
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