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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 3 luglio 2015

Il 73% dei romani non confermerebbe sindaco Marino

"Se si andasse a votare oggi - il sondaggio è stato di "Demos" per "La Repubblica" - il 73% dei romani non voterebbe per l'attuale sindaco Ignazio Marino".
Ma perché? Non perché ritenuto responsabile di "Mafia Capitale", ma perché il sistema malavitoso di corruzione e di illeciti, che ha persino coinvolto in parte anche il suo partito, è poi cresciuto "a sua insaputa". Oltre che per questo "omesso controllo", però, per sette elettori su dieci anche per "omesso governo". Valutando negativamente, cioé, il lavoro svolto dalla sua Amministrazione. I romani, ove chiamati oggi alle urne, per chi voterebbero allora? Non dunque per lui, anche se lui è convintissimo del contrario, e, però, neppure per un altro del suo partito. Voterebbero per il candidato del "Movimento 5 stelle". Che si piazzerebbe quindi al primo posto, anche se seguito a ruota dal Pd, con il centrodestra e una eventuale lista civica a molto lunghezze, gli altri "non pervenuti". Una conferma, insomma, del motivo per il quale né Renzi né Berlusconi, ai quali due non si sa chi Ignazio Marino stia più "sulle scatole", non stanno insistendo più di tanto per sloggiarlo dal Campidoglio e continuano a fare uno sforzo notevole per tenerlo lì. Nella speranza di tempi migliori.
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