"Per il partecipato "Eipli" - l'Ente per l'irrigazione di Puglia e Lucania - fu decretata, nel 1980, la definitiva soppressione".
E' stato definitivamente soppresso? No: dopo 35 anni è ancora lì, vivo e vegeto, con un suo commissario straordinario, i suoi quattro sub-commissari e il suo maxi-dirigente al quale, anzi, non da molto tempo è stato concesso uno stipendio d'oro. E pensare che, oltretutto, in zona vi sono altri tre enti pubblici che si occupano di acqua (l' "Acquedotto lucano", l' "Acqua s.p.a.", l' "Autorità di bacino") e un altro (l' "Egrib") è stato appena creato "per la "governance" del servizio idrico". Ma pensare, soprattutto, che a Palazzo Chigi si continua ad annunciare di partecipate ridotte o da ridurre in tutta Italia. Ma, forse, Puglia e Lucania sono rimaste italiane solo per i milioni che si mangiano le loro partecipate.
.
Nessun commento:
Posta un commento