"Io - ha confessato, quando ha saputo che un centro di accoglienza era stato dato alle fiamme, l'assessore capitolino alle politiche sociali e all'emergenza abitativa, Francesca Danese - io ho la città che mi sta esplodendo sotto le mani".
Non l'avesse mai confessato. Il sindaco Ignazio Marino, il quale continua a dire che Roma è già pronta adesso per il Giubileo straordinario che inizierà fra otto mesi, deve essere saltato sulla poltrona o sulla sella della sua bici - a seconda di dove si trovasse - e, superato il momento dell'ira, deve avere telefonato all'incauta per invitarla a mettere una "pezza" alla sua confessione. Clic, ricevuto. L'assessore Francesca Danese, infatti, ha subito resa nota una dihiarazione nella quale - capiamoci bene, popolo - la città che mi sta esplodendo sotto le mani è, in positivo, quella della voglia di volontariato, di impegno pulito di quanti vorrebbero Roma fuori da ogni emergenza abitativa e di accoglienza. Una dichiarazizone, insomma, nel totale sprezzo del ridicolo. Penosa. E, purtroppo, completamente fuori dalla realtà. Ma quando si deciderà il Pd a mandare a casa questa Giunta comunale da barzelletta che, oltretutto, non fa ridere nessuno?
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