"Andremo ad assumere 100 mila insegnanti - si è detto sorpreso il "premier" Renzi - e trovo incomprensibile lo sciopero, sulla riforma della scuola, indetto dai sindacati per il 5 maggio".
Benissimo, non c'è dubbio, le 100 mila assunzioni. Ma il "premier" Renzi dovrebbe considerare, per trovare comprensibile lo sciopero, due cose. La prima è che, nei suoi ripetuti annunci, di assunzioni ne aveva indicate molte di più. La seconda è che riformare la scuola, comunque, non significa soltanto aumentare il numero degli insegnanti, ma anche porre mano a più moderni programmi didattici. E - non ultimo - fare in modo che i soffitti delle aule non crollino in testa agli studenti.
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