"Chi ha lanciato la "bomba carta" che ha ferito numerose persone - domenica scorsa - durante il "derby" tra Juventus e Torino?"
Non è dato ancora saperlo perché - nonostante telecamere, teleriprese e telefonini con le immagini - non si è ancora giunti ad una conclusione. Ma il fatto sconcertante è che, mentre la Polizia continua a sostenere che la "bomba carta" sia stata gettata dagli spazi juventini verso quelli torinisti, il pubblico ministero che sta indagando continua a sostenere, invece, che sia scoppiata negli spazi torinisti mentre si stava confezionando. Ma non è che gli agenti di Polizia fossero tutti del "Torino" e il pubblico ministero sia della "Juventus"? Al di là delle battute, comunque, c'è da augurarsi che la verità venga appurata al più presto, che i responsabili vengano tutti individuati e puniti come meritano, che i giudici sportivi possano adottare - almeno si spera - i provvedimenti necessariamente severi senza guardare in faccia a nessuno, che il vergognoso fenomeno dei "teppisti da stadio" venga finalmente preso in considerazione con serietà e con misure veramente concrete ed efficaci. Perché gli stadi di calcio - fino a prova contraria - sono stati realizzati per offrire un pacifico e sereno spettacolo, non, ogni domenica e un po' ovunque, per offrire il pretesto per serlvaggi scontri tribali.
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