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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 28 aprile 2015

La "bomba carta" di Torino non può attendere ancora

"Chi ha lanciato la "bomba carta" che ha ferito numerose persone - domenica scorsa - durante il "derby" tra Juventus e Torino?"
Non è dato ancora saperlo perché - nonostante telecamere, teleriprese e telefonini con le immagini - non si è ancora giunti ad una conclusione. Ma il fatto sconcertante è che, mentre la Polizia continua a sostenere che la "bomba carta" sia stata gettata dagli spazi juventini verso quelli torinisti, il pubblico ministero che sta indagando continua a sostenere, invece, che sia scoppiata negli spazi torinisti mentre si stava confezionando. Ma non è che gli agenti di Polizia fossero tutti del "Torino" e il pubblico ministero sia della "Juventus"? Al di là delle battute, comunque, c'è da augurarsi che la verità venga appurata al più presto, che i responsabili vengano tutti individuati e puniti come meritano, che i giudici sportivi possano adottare - almeno si spera - i provvedimenti necessariamente severi senza guardare in faccia a nessuno, che il vergognoso fenomeno dei "teppisti da stadio" venga finalmente preso in considerazione con serietà e con misure veramente concrete ed efficaci. Perché gli stadi di calcio - fino a prova contraria - sono stati realizzati per offrire un pacifico e sereno spettacolo, non, ogni domenica e un po' ovunque, per offrire il pretesto per serlvaggi scontri tribali.
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