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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

domenica 19 aprile 2015

"Remigio, qui Denis"

""Allora Remigio? Che cosa pensi di fare?" - è il virgolettato del "Corriere della sera" pubblicato oggi - "No, io rimango dove sono". "Ma sei alla terza legislatura, Remigio. Sei sicuro che ti convenga rimanere dentro "Forza Italia"?" "Sì, da qui non mi muovo"".
Il Remigio contattato al telefono è il senatore Remigio Ceroni entrato in Parlamento nel 2006 e attualmente coordinatore di "Forza Italia" nelle Marche. A contattarlo, invece, un Denis Verdini il quale sta sempre più operando per lasciare Berlusconi e portarsi dietro più "forzisti" possibile. Cercando di convincerli a seguirlo e a non opporsi a Matteo Renzi in modo che il Governo non cada e si possa rimanere sugli scranni parlamentari fino alla naturale scadenza del 2018. Perché, se il Governo dovesse cadere invece ora e si andasse subito a nuove elezioni, "Forza Italia" li rottamerebbe sicuramente. Ora Remigio ha detto no, non vengo. Ma quanti - dei numerosi altri contattati da Denis Verdini - avrebbero invece detto sì, eccoci, andiamocene? Andarsene, poi, dove? Chissà. Coloro i quali sanno leggere il futuro, comunque, sono sicuri che tutto sarà chiaro dopo le regionali del 31 maggio. A giugno, insomma. Quando il caldo comincerà a crescere notevolmente. E, in "Forza Italia", potrebbe diventare addirittura torrido.
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