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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

mercoledì 3 giugno 2015

Su Renzi anche il "fuoco amico"

"Ce n'è abbastanza per ballare politicamente, altro che fotografarsi davanti alla "Playstation" dopo la lettura dei risultati per trasmettere agli elettori un segnale di tranquillità da oratorio". "Renzi ha ridotto il Governo e il Paese a un programma televisivo di cui si considera il presentatore unico".
Silvio Berlusconi su "Il Giornale" e Renato Brunetta su "Libero"? No: Ezio Mauro, direttore di quella "Repubblica" che è il quotidiano di riferimento della sinistra e dei ceti che votano Pd, e Massimo Gramellini, vicedirettore di quella "Stampa" di Torino che da tempo non è più il quotidiano di riferimento del centro e dei ceti medio-alti. Due sberle, dunque, da due quotidiani amici. Che sembra non vedano più brillare quella che pure avevano accolto ed acclamato come una stella di prima grandezza. Matteo Renzi non farebbe bene a limitarsi, anche in questo caso, ad alzare le spalle e ad aggiungere, alla lista sempre più lunga dei "gufi", anche Ezio Mauro e Massimo Gramellini. Subito dopo l'altro Mauro, il Mario "popolar-traditore".
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