"Nei 55 comuni campani che sono compresi nella cosiddetta "Terra dei fuochi" - ha accertato l'Istituto superiore di sanità - continuano ad essere registrati malati e morti di tumore, specialmente fra i bambini, in numero spaventosamente più alto che nel resto della regione".
In un Paese normale ci si commuoverebbe più di questo che della pur commovente morte del "rockstar" David Bowie. E in un Governo normale si lascerebbero immediatamente da parte diatribe su questioni pur di spessore per affrontare, con provvedimenti veramente seri e veramente concreti, un problema così drammatico. Ma i nostri non sembrano essere un Paese e un Governo normali. Perché quei dati impressionanti che vengono dalla "Terra dei fuochi" continuano a restare in secondo piano. A non fare notizia, a non fare impressione, a non fare sdegno. A non fare scattare, soprattutto, una salutare, reale, definitiva operazione di risanamento. Con gli assassini a continuare a farla franca e con le loro vittime a continuare a morire. Vergogna. Se qualcuno, comunque, sa ancora vergognarsi.
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