"La Commissione commercio internazionale del Parlamento europeo - dopo avere già autorizzato l'accesso di migliaia di tonnellate di riso dalla Cambogia e dalla Birmania - ha ora autorizzato l'accesso di 35 mila tonnellate di olio d'oliva dalla Tunisia".
Un duro colpo dopo l'altro, dunque, a quell'agricoltura italiana che molto si regge, anche, proprio sulla coltivazione, produzione e commercializzazione di riso e di olio extravergine. Ma quello che più indigna è il fatto che, a votare per l'accesso dell'olio tunisino, siano stati anche europarlamentari italiani. Perfino del partito di quel "premier" al quale, evidentemente, piace fare la faccia feroce e poi, però, calarsi le braghe.
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