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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

venerdì 1 gennaio 2016

Il Presidente Mattarella e il "premier" Renzi

"Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - nel suo messaggio di fine d'anno agli italiani - ha esordito con un più o meno obbligato convincimento che la situazione del Paese stia migliorando, ma ha onestamente ricordato come siano da combattere, soprattutto, due gravi mali: l'alto tasso di disoccupazione, specialmente tra i giovani, e l'alto tasso di evasione fiscale che costituisce, ormai, il 7,5% del prodotto interno lordo".
"Belle parole" - ha commentato per primo il "premier" Renzi - dirette al cuore degli italiani". Beh, ad interpretare correttamente quanto auspicato dal Presidente Mattarella, parole dirette magari sì anche al cuore degli italiani, ma, soprattutto, al fegato del Governo. Un Governo che dovrebbe trovare finalmenete il fegato, cioé, per concretizzare seriamente la "spending review" e per sconfiggere seriamente la grande evasione. Perché è così che la situazione economica e sociale del Paese potrebbe migliorare davvero. E' così che si reperirebbero i fondi necessari per dare un duro colpo alla disoccupazione soprattutto dei giovani. Imboccando, insomma, la vera strada giusta. E - anche se il Presidente Mattarella non ha voluto dirlo - non limitandosi a mance furbesche e strumentali che servono a fini elettorali personali e non certo a risolvere i problemi seri di tutti. Ecco, dunque: che il messaggio del Presidente Mattarella, oltre ad essere arrivato - come ha commentato Renzi - al cuore degli italiani, arrivi, già da questo primo gennaio del 2016, anche al fuo fegato. E - perché no? - anche al suo cuore.
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