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"Fatti e misfatti" è una puntuale selezione di episodi e di protagonisti che in Italia - ma anche nel resto del mondo - si sono distinti, si stanno distinguendo o si distingueranno "in modo particolare" e che tuttavia sono stati, sono e saranno troppo spesso ignorati o sottovalutati dagli organi di informazione. Pane al pane, senza alcuna appartenenza politica, con il solo referente della verità. Una verità che potrà essere velata di una profonda amarezza o sostenuta da una feroce ironia, mai però intrisa di facile qualunquismo.

martedì 8 settembre 2015

L'Angelino svergognato

"Con un fucile che spuntava in bella vista da una sacca e che soltanto io sapevo essere finto - ha raccontato un giornalista del quotidiano "Il Giornale" - sono passato otto volte dai varchi metro, ho viaggiato quattro volte sulle vetture sostterranee, ha superato l'accesso controllato alla Stazione centrale, ho viaggiato su un treno, andata e ritorno, per quattro fermate, ma nessuno ha mai notato nulla e mi ha mai fermato. Nemmeno, sul treno, il controllore e due poliziotti".
E' accadutro a Milano, una delle città più esposte ad eventiuali atti terroristici e che, secondo il Ministro dell'Interno, sarebbero tra le più sorvegliate.  Ma per  il Ministro dell'Interno, evidentemente, si è trattato di un episodio da niente. Di un innocuo scherzetto di Carnevale. Tanto è vero che non ci ha sprecato nemmeno una parola, una giustificazione, una scusante. E il "premier" Renzi nemmeno un semplice, sbrigativo, solito "Italiani, state sereni". Anche per il timore, forse, di sentirsi rispondere: "State sereni un corno".
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