"Il "premier" Renzi - durante il suo colloquio di oltre un'ora con Vincenzo De Luca - gli ha confermato tutto il suo appoggio, ma gli ha chiesto di scegliere, se e quando dovesse essere sospeso, un suo vice di alto profilo che dimostri la volontà del Pd di fare pulizia in Campania".
Ma perché il Pd, intenzionato a fare giustamente pulizia in Campania, ha allora accettato la candidatura di un Vincenzo De Luca condannato in primo grado per abuso di ufficio e, ora, è costretto a chiedere la garanzia, proprio al condannato in odore di sospensione Vincenzo De Luca, un vice di alto profilo? La domanda non è ingenua: è provocatoria. E sta a sottintendere come il Pd, ma anche gli altri partiti, più che ispirarsi ormai ad un'etica istituzionale, fanno ogni volta i conti di quale personaggio sia in condizione di assicurare più voti. Qualunque sia il suo "curriculum". Anche giudiziario.
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